Gli scienziati hanno risolto il mistero dell'origine dell'ipernova SN 2006gy

Gli scienziati hanno risolto il mistero dell'origine dell'ipernova SN 2006gy
Gli scienziati hanno risolto il mistero dell'origine dell'ipernova SN 2006gy
Anonim

Un team internazionale di scienziati provenienti da Svezia e Giappone ha risolto il mistero dell'origine dell'ipernova SN 2006gy, una supernova la cui luminosità ha raggiunto valori estremi e l'energia rilasciata era inspiegabilmente grande per eventi di questo tipo.

SN 2006gy si trova a circa 238 milioni di anni luce di distanza nella costellazione del Perseo, nella galassia a spirale NGC 1260. Un lampo di ipernova ha rilasciato cento volte più energia di una tipica supernova. Si ritiene che abbia avuto origine da una stella la cui massa è 150 volte la massa del Sole. Tali stelle avrebbero dovuto esistere solo nell'universo primordiale. Inoltre, sono state identificate linee di emissione insolite, porzioni dello spettro in cui aumenta il livello del segnale luminoso.

In un nuovo studio, gli scienziati hanno suggerito che SN 2006gy ha generato un sistema di due stelle: una nana bianca e una stella più massiccia. Questa conclusione si basa sui risultati della simulazione che includono dati osservativi. Un anno dopo lo scoppio, gli astronomi hanno notato le righe di emissione del ferro. Di solito, gli atomi di ferro vengono ionizzati durante tali eventi, ma in questo caso gli esperti hanno registrato radiazioni dal ferro neutro. In questo caso, la massa totale di tutti gli atomi avrebbe dovuto essere paragonabile a un terzo della massa del Sole.

Secondo il modello, SN 2006gy è una supernova che interagisce con un denso guscio di materiale circumstellare. In origine era una nana bianca e una supergigante, di dimensioni paragonabili al sistema solare. Man mano che quest'ultimo si espandeva, la nana bianca si avvicinava a spirale alla sua superficie. Cento anni prima che si verificasse la supernova, la supergigante perse il suo guscio esterno. Successivamente, la nana bianca, pericolosamente vicina alla compagna, divenne instabile ed esplose come una supernova di tipo Ia.

Il materiale espulso si è scontrato con il guscio del supergigante, generando un flusso luminoso estremo e linee di emissione.

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