Scienziati australiani e statunitensi hanno studiato le spore di piante antiche e hanno concluso che le forme terrestri si sono evolute dalle alghe verdi d'acqua dolce.
Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Science. Scienziati del Boston Weston College (USA) e dell'Australian National University hanno dato uno sguardo nuovo ai microfossili (resti microbici) simili a spore raccolti in Australia oltre 60 anni fa. Risalgono al periodo dell'Ordoviciano inferiore, circa 480 milioni di anni fa, e servono come prova della prima evoluzione delle piante terrestri.
Finora, la prima prova fossile di piante terrestri risale all'era Devoniana, circa 420 milioni di anni fa. Ma i dati filogenetici molecolari suggeriscono che le piante terrestri siano apparse prima. Nel frattempo, non ci sono stati reperti paleobotanici diretti. Per colmare questa lacuna, gli scienziati australiani e americani si sono rivolti alla descrizione delle spore delle piante.
Gli autori del lavoro hanno scoperto che hanno una morfologia intermedia tra le spore trovate delle piante terrestri e le forme precedenti, la cui specie non è stata stabilita. Gli esperti ritengono che appartenesse alle alghe verdi d'acqua dolce o arofite.
Questo approccio aiuta ad allineare la storia delle spore fossili con i dati degli orologi molecolari nelle piante. In questo modo, gli scienziati sono stati in grado di colmare il divario tra datazione molecolare e fossili e ottenere un'immagine più chiara dell'origine delle piante terrestri.